martedì 26 marzo 2013

L'Art pour l'Art

Domenica sono stata alla "Giornata FAI di Primavera del 2013"
Io e amica, abbiamo scelto una meta molto vicina al nostro paese.
In realtà era il paese accanto al nostro.
Le altre erano lontanucce e essendo la mia micromachine dal carrozziera avevamo a disposizione solo la sua micromachine d'annata.
Tuttavia, pur essendo a meno 10 km di distanza, non avevamo mai visto i 3 siti visitabili quindi perchè spostarci se a pochi minuti di auto c'erano cose da scoprire?
Arriviamo  e scopriamo che a farci da guida sarà una ragazzina di 15 anni molto poco contenta di dover spiegare per l'ennesima volta la stessa cosa e sopratutto molto poco informata.
Chiaramente non sapendo che le orecchie che l'ascoltavano erano di una storica dell'arte e di un'archeologa di tanto in tanto farciva le sue scarse informazioni con notizie non propriamente corrette.
In pochi istanti siamo passate dalla rabbia, all'ira funesta, dalla tristezza alla frustrazione.
Questo è successo per tutte le 3 tappe visitabili.
Anzi, oserei dire che la situazione peggiorava di volta in volta.
I nostri "Ciceroni" quindicenni erano molto più interessati a mettere in mostra le loro gambe strizzate in strettissimi jenas o in gonne giro passera che a mostrarci delle meravigliose tombe del 1100.
Chiaramente il mio disappunto non va ai ragazzi ignari di come dovrebbero andare realmente le cose.
La mia ira va all'organizzazione di questa farsa.
L'arte ormai è sempre più bistrattata.
E scusatemi se lo dico ma io mi sono sentita presa davvero per il culo dall'organizzazione e anche dal FAI.
E lo dico anche perchè non è giusto che tanti ragazzi come me con anni di studio, titoli su titoli, amore per l'arte, e conoscenze vere, abbiano dovuto assistere ad uno spettacolo del genere.
Non è giusto.
Non è giusto che abbiano pensato "Ora se chiamiamo laureati o laureandi vorranno di sicuro essere pagati,  cerchiamo ragazzini che non hanno pretese ( e magari fanno esperienza)".
E vi assicuro che non è così.
Molti di noi l'avrebbero fatto anche senza compenso.
Solo per il gusto di poter stare a contatto con l'arte.
Solo per vedere i visi soddisfatti dei fruitori.
Solo per vedere gli occhi scintillanti di bambini per aver visto cose mai viste prima.
E solo per illuderti di averli avvicinati anche solo un pò di più all'arte.
Molti di noi, tutti noi sappiamo che sarà praticamente impossibile lavorare nel nostro campo e vederci sfuggire anche queste piccole possibilità ferisce.
Magari vi sembrerò egoista.
Insensibile nei confronti di ragazzi non ancora maturi.
Ma vi giuro mi fa una rabbia sta cosa che non potete immaginare.
Bhe è arrivato il momento di andare a lavoro.
Vado a rinchiudermi nel cubicolo e a mettermi le cuffie in testa.
Ciao.





4 commenti:

  1. Capisco la tua frustrazione, comunque quella del FAI rimane una bella iniziativa, soprattutto qui in Italia dove troppo spesso diamo per scontate le bellezze storiche ed artistiche che ci circondano...

    xoxo - L.

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  2. Ehi! C'è un premio per te sul mio blog ;)

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