giovedì 31 gennaio 2013

P.S.P. aggiornamento: via il quinto

Ok che la posso fare.
Sono a metà strada.
Ho fatto fuori il quinto prodotto.
Crema pelli impure alla Bardana e al Rosmarino dell'Erbolario
Inci: Aqua, isodecyl laurate, stearic acid, palmitic acid, glycerin, cetyl alcohol, sodium cetearyl sulfate, potassium cetyl phosphate, achillea millefolium, aesculis hippocastanum, salvia officinalis, arctium lappa, tussilago farfara, rosmarinus officinalis, propylene glycol, phenoxyethanol, methylparaben, ethylparaben, propylparaben, butylparaben, dimethicone, profumo, imidazolidinyl urea, disodium edta, tocopherol, lecithin, ascorbyl palmitate, citric acid, alcohol, sodium sulfate, sodium chloride, c.i.42051, c.i. 15985.
Insomma per quanto riguarda l'Inci senza lode nè infamia.
Per quanto riguarda i risultati, pessima.
Prometteva di asciugare la pelle.
Millantava.
E' pesante.
Grassa.
Untuosa.
E'... troppo.
Appena la applichi sembra leggerissima, sembra che si assorba subito, tempo 45 min e ti esce di nuovo tutta sul viso.
Ma scherziamo?
Cioè invece di migliorare la situazione le peggiora?
Ovviamente non l'ho più usata al mattino ma alla sera prima di andare a letto.
Tanto si sa che la sera è bene usare una crema più corposa.
Insomma una delusione.
Una delusione costoso avendola pagata circa 15.00€ per solo 30 ml di prodotto.
Costa decisamente meno la Lavera Basis Sensitiv - Crema idratante Q10  50 ml circa 10.00€.
E io l'adoro.
E' come far bere un bel bicchiere di acqua  fresca alla mia pelle.
Ma questa è tutta un'altra storia che poi vi racconterò.
Ciao



martedì 29 gennaio 2013

Apatia portami via

Sonno.
Sonno violento.
Stanchezza sempre e comunque.
Pigrizia in qualsiasi momento del giorno e della notte.
Fame atroce.
Mangiare come se non ci fosse un domani.
In poche parole è lo stato letargico in cui verso in questo periodo.
In più ci si mette anche Blogger che non mi permette di postare nulla da quasi 4 giorni.
E' una cospirazione contro di me, lo so.
Tutto mi dice alza quel culo e fai movimento, ma io  imperterrita  prendo il telecomando e accendo la tv.
Mi lascio avvolgere dai piumoni e da quel caldo così coccoloso.
In realtà odio il freddo.
Lo odio forte.
Mi fa star male.
Si insinua nel mio corpo.
Nei miei muscoli.
Nelle mie ossa.
E mi contraggo.
Mi contraggo talmente tanto da indolenzire il corpo.
Allora che faccio?
Mi rintano ancora di più nel letto con borsa dell'acqua calda e non muovo un muscolo.
E' un circolo vizioso.
Questa storia si ripete ogni inverno da quando ho memoria.
Forse in un'altra vita sono stata uno di quegli animali che vanno in letargo.
Chessò un orso.
O una tartaruga.
Ecco si, credo di essere stata una tartaruga.
La sua lentezza mi appartiene.
Il suo rintanarsi in se stessa aspettando la primavera anche.
"Questo inverno passerà o lo faremo passare"
Ciao.

sabato 19 gennaio 2013

Mi spiegate che Paese è?

Mi spiegate che Paese è un Paese dove lo stipendio non arriva perchè, è gennaio e il mese scorso hanno dovuto pagare la tredicesima?
Mi spiegate che Paese è un Paese dove il lavoro di un precario vale meno di chi ha il contratto a tempo indeterminato?
Mi spiegate che Paese è un Paese dove se si prova a chiedere spiegazioni ti rispondono con giri di parole che tradotti significano "o così  o puoi anche andare, ti sostituisco con nulla"?
E mi spiegate che Paese è un Paese dove è meglio star zitti e cercare di mantenersi per più tempo possibile un lavoro che ti permette di vivere dignitosamente?
Per (s)fortuna non sono stata generata con questa dote, e io zitta proprio non so stare.
Forse rischio.
Forse sbaglio.
Forse potrei rovinare tutto.
Ma almeno non avrò il rimorso di non aver fatto nulla.
Di aver abbassato la testa.
Di aver fatto il loro viscido e lurido gioco.
E lo so che la mia voce è piccola e quasi non si sente ma io ho proprio l'esigenza di dire quello che sento.
Non starei bene con me stessa.
E oggi come oggi, sentirsi bene con se stessi è essenziale per stare bene nel mondo.
Ah per  rispondere alle domande di cui sopra l'unica parola che mi viene in mente è: merda!
Si è un Paese di merda.
Ciao.







domenica 13 gennaio 2013

Ho due amori: il mio Paese e Parigi. (Joséphine Baker)

Non so voi ma io a questo 2013 non riesco ancora ad abituarmici.
Si lo so non è cambiato nulla, ma il rientro dalle "vacanze" è sempre traumatico.
Quest'anno senza alcun motivo ancora di più.
Faccio le cose con estrema lentezza.
Mi fermo nel bel mezzo del nulla e medito.
Penso.
Rimurgino.
Dormo male.
Ricordo.
Ecco si, molto spesso in questo periodo mi capita di ricordare e ripensare ad un determinato periodo della mia vita.
Vi è mai capitato di sentirvi a casa in un posto che non è casa vostra?
A me si.
A Parigi.
In questi giorni ripenso sempre al periodo passato a Parigi, agli odori, alle sensazioni e a quel vuoto che mi ha lasciato nel cuore una volta tornata.
La compagnia era pessima, ma io ero felice ugualmente.
Non ricordo di aver mai camminato o aver sentito la stanchezza, perchè in effetti non camminavo, fluttuavo nell'aria, da un punto all'altro totalmente integrata in una città mai vista prima di quel momento.
Non facevo altro che sorridere e dire Bonjour a chiunque assimilando persino quel tono quasi cantato che usano i francesi.
Vagavo per le sue vie facendomi avvolgere dall'odore dolce dei croissants, ai quale non riuscivo mai a resistere e puntualmente entravo in una pasticceria e ne uscivo assaporando quel gusto burroso e fragrante che non ho mai più trovato rientrando in Italia.
E ricordo la fortissima emozione fino alle lacrime, la prima volta che sono entrata al Louvre.
Un'emozione nata dalla pancia, che mi ha scosso talmente tanto da singhiozzare come un bambino.
In quel momento ho capito cosa significasse piangere di gioia.
In quel momento ho capito perchè ho passato tanti anni sui libri a studiare il bello.
Perchè l'arte è bella.
E il mondo è pieno di arte.
Quindi il mondo è bello.
E io voglio conoscerlo, esplorarlo e piangere di gioia ancora tante volte.
Ciao.


mercoledì 2 gennaio 2013

P.S.P. aggiornamento: via il quarto

Il mio P.S.P. procede e ho terminato un altro prodotto della lista.
Lavera - Body Spa Soft Deodorante Roll-On al Latte e Miele
Questa volta l'inci era perfetto.
Inci: Water (Aqua), Cellulose, Zinc Ricinoleate, Glyceryl Caprylate, Glycerin, Zinc Oxide, Xanthan Gum, Simmondsia Chinensis (Jojoba) Seed Oil*, Calendula Officinalis Flower Extract*, Foeniculum Vulgare (Fennel) Fruit Extract*, Gossypium Herbaceum (Cotton) Extract, Honey (Mel)*, Milk (Lac)*, Hamamelis Virginiana (Witch Hazel) Water*, Hydrated Silica, Hydrogenated Palm Glycerides, Fragrance (Parfum)**, Citral**, Limonene**, Linalool**, Citronellol**
* ingredients from certified organic agriculture
** natural essential oils 
Non riesco a parlare male di questo prodotto anche se non l'ho amato come amo suo fratello, il Lavera Body Spa - Fresh Deodorante Spray Vaniglia e Cocco, ma quando l'ho preso il deodorante al cocco era terminato ed ho dovuto optare per questo.
Per quanto riguarda l'efficacia io non faccio testo.
Sono un essere senza sudorazione.
Sarà che bevo pochissima acqua (si lo so fa male, ma non riesco), ma non sudo, quindi non so dire in casi estremi come possa comportarsi.
E' pur sempre un prodotto ad inci verde quindi suppongo che la durata sia nella media dei prodotti Eco-Bio, medio bassa.
E' chiaramente un problema ovviabile, basta portarlo in giro se si resta troppo fuori casa.
Ma alla fine, chiunque acquisti un prodotto del genere in tutta coscienza sa a cosa va incontro no?
L'Eco-Bio non fa solo belle noi, ma cerca di evitare al nostro, già disastrato, pianeta altri danni.
L'unico contro che posso trovargli è che fosse un roll-on.
Ma è un problema mio.
Odio i roll-on.
Li odio forte.
Non li trovo igenici.
Si, una delle mie tante fisse.
Con cosa lo sostituisco?
Torno al mio amatissimo vaniglia e cocco.
Amore a prima sniffata!
Zuff Zuff.
Profumo di cocco.
Ciao.