Mi spiegate che Paese è un Paese dove il lavoro di un precario vale meno di chi ha il contratto a tempo indeterminato?
Mi spiegate che Paese è un Paese dove se si prova a chiedere spiegazioni ti rispondono con giri di parole che tradotti significano "o così o puoi anche andare, ti sostituisco con nulla"?
E mi spiegate che Paese è un Paese dove è meglio star zitti e cercare di mantenersi per più tempo possibile un lavoro che ti permette di vivere dignitosamente?
Per (s)fortuna non sono stata generata con questa dote, e io zitta proprio non so stare.
Forse rischio.
Forse sbaglio.
Forse potrei rovinare tutto.
Ma almeno non avrò il rimorso di non aver fatto nulla.
Di aver abbassato la testa.
Di aver fatto il loro viscido e lurido gioco.
E lo so che la mia voce è piccola e quasi non si sente ma io ho proprio l'esigenza di dire quello che sento.
Non starei bene con me stessa.
E oggi come oggi, sentirsi bene con se stessi è essenziale per stare bene nel mondo.
Ah per rispondere alle domande di cui sopra l'unica parola che mi viene in mente è: merda!
Si è un Paese di merda.
Ciao.
... è un paese dove in molti, troppi, hanno calato le braghe, davanti ad un sistema politico-economico da rapina, un sistema mafioso. C'è bisogno di un nuovo '68, perchè l'arretramento è stato pauroso.
RispondiEliminanon voglio parlare di politica perchè non ne ho la minima competenza, ma mi pare che i politici che sono usciti dal famoso 68 e che sono stati nel parlamento di questo paese per anni sono (co)responsabili della situazione "da paese di merda" che si è creata..... sbaglio ?!?!?
EliminaSiamo un paese senza storia.
EliminaE non perchè qualcuno ce l'abbia tolta, semplicemente perchè non siamo riusciti ad imparare dagli errori del passato.
No, noi sappiamo solo reiterare.
Fondamentalmente, sono d'accordo con entrambi:
è vero che abbiamo bisogno una rivoluzione, di qualcosa che cambi totalmente questo paese, ma è altrettanto vero che quel '68 ha generato solo omuncoli che oggi ci governano e che ci lasciano col culo per terra.
(scusate l'ennesimo francesismo)
@kermi
EliminaQuando dico che "c'è bisogno di un '68", non mi riferisco ai giovani, ora vecchi, che lo fecero, è evidente. C'è bisogno di mettere in discussione la società come fecero loro, e poi, con ancora più radicalismo nel '77. Non è politica, non parlo di sigle o partiti, è vita che va esaltata, sono diritti, che vanno pretesi da masse urlanti e colorate, in piazza, sia fisica sia vituale. Il '68 è stato un fenomeno storico, che va ben al di là di chi lo ha tradito. Anzi, si impari da questo tradimento, e si rifaccia bene e subito.
@Gatta Randagia
... concordo con te, si impari dagli errori del passato.
Ci sfruttano, ci cacciano, ci prendono per le palle, e poi pensano di farci fare qualsiasi cosa per niente. Stiamo ritornando ai tempi dei Servi della gleba. Italia, svegliati! Ha ragione Ally, c'è bisogno di un nuovo 68 e anche 77.
RispondiEliminasiamo atterriti e zittiti dalla paura.
EliminaDalle paure.
C'è bisogno che più gente parli e che non si abbassi più la testa.
Non ho capito perché nel titolo e nel testo questo paese l'hai messo con la maiuscola. E' un paese che è diventato tanto minuscolo che dovrebbe, almeno letteralmente, sparire.
RispondiEliminaE anche gli 'omuncoli' citati nel tuo commento meritano di essere etichettati per quello che sono: vermi, tenie che stanno mangiando a quattro palmenti le nostre risorse, accompagnandoci ridendo verso la tomba.
In italiano, politicamente parlando: miserabili, carogne, assassini.
Ciao.
Come darti torto??
Eliminaa quanto pare il mio stato d'animo è condiviso da molti.
la cosa non mi fa piacere però.
Ciao Gatto.
che paese è, si può spiegare con una sola parola. Italia.
RispondiEliminaTriste Italia.
Credo che tu abbia usato le parole più giuste..
RispondiEliminache pena.
Continuerò a dire che le potenzialità italiane, quello che questo paese POTREBBE essere e fare.. guardiamoci in faccia, parlando di abilità, intuito, invenzioni non abbiamo pari sulla faccia della terra. Tuttavia per mancanza di organizzazione e di non so bene che altro.. siamo quello che siamo. Purtroppo abbiamo una storia ed è proprio per quella storia che siamo così. ("La lezione della storia è che nessuno impara", e vale per tutti, per tutto).
RispondiEliminaElefanti Tristi
Come dire, mi hai tolto le parole di bocca...
RispondiEliminaPasolini e gli italiani...
RispondiElimina[...]
L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
Su quante cosa ha sempre avuto ragione il mio caro Psolini.
Eliminagrazie per aver posta queste splendide parole.
Cruda realtà... -__-'
RispondiEliminaFai bene a parlare! Bisogna sempre lamentarsi altrimenti niente cambia.
Morbidi.
Anche se probabilmente niente cambierà comunque....
RispondiEliminaMorbidi.
è il paese di quelli che guardano solo ai propri interessi, di quelli che danno il proprio voto in cambio di un tornaconto.
RispondiEliminaè il paese di chi evade le tasse e si gira dall'altra parte se vede qualcuno in difficoltà.
è il paese di quelli che dicono poverino ma non alzerebbero un dito per aiutarti.
è questo piccolo paese, che non sa più cosa significa solidarietà e che odia l'altro perché diverso.
Sante parole.
EliminaChe tristezza però sapere che sono tutte vere.
hai ragione, è davvero difficile a volte... ma non bisogna mollare e secondo me fai benissimo a dire ciò che pensi
RispondiElimina:)
emme
Grazie Emme.
EliminaIo credo che se sono stata creata incapace di tenere la bocca chiusa un motivo ci sarà.
Spero di scoprirlo presto...
Baci